A seguito della serie di incontri avvenuti a cavallo del 27 Aprile 2020, tra il Sig. Alessandro Massano, in rappresentanza del gruppo So.G.Ed e le Rsu sindacali Uilcom Uil, nella persona di Giuseppe Genova, e quelle Rsu Slc Cgil, si è addivenuti alla ratifica dell’accordo in oggetto.
La richiesta iniziale da parte datoriale era quella di una cassa integrazione che impattasse sulla quasi totalità dei dipendenti, 13 su 14, del giornale “Il Piccolo” nella misura dell’80% del consueto orario di lavoro.
Una necessità indifferibile, argomentava il Sig. Massano, in ragione della contrazione economica registrata a seguito dell’emergenza Coronavirus. Riduzione in termini di acquisto del giornale (sempre uscito secondo la cadenza bisettimanale classica, ma con un fogliazione decisamente inferiore), ma soprattutto a motivo del crollo, comune a tutte le realtà editoriali, in termini di acquisto di spazi pubblicitari. Una ridotta attività, testimoniata emblematicamente, dalla redazione in cui operano solo 2 dipendenti, mentre la grande totalità prestava servizio in smart working, quando, come avviene per un paio di giornalisti titolati di rubriche ferme, non già inoperosi da un paio di mesi.
Grazie alla disponibilità mostrata da subito dal Sig. Massano e a fronte delle pressioni sindacali, una riduzione d’orario che nella sua versione definitiva scende sino ad un massimo 60% delle ore prestate, con l’impegno, da parte aziendale, di impegnarsi ad attivare una turnazione dei lavoratori, per quanto diverse mansioni e competenze lo permettano.Per un 14esimo dipendente, al contrario, riduzione d’orario totale, ma solo a seguito di una precisa volontarietà del dipendente, in uscita dall’azienda e in attesa di ratificare l’accordo con la So.G.Ed relativamente alla propria uscita.Ovviamente da parte di So.G.Ed la possibilità di prolungare la riduzione, laddove la ripresa non sia apprezzabile con il trascorrere dei mesi
